Leggere: una passione senza tempo
Leggere è sempre stata una delle mie passioni. Leggere permette di vivere più di una vita, più di un tempo e di un luogo.

I libri mi hanno tenuto compagnia nelle lunghe estati ai tempi della scuola, in cui leggevo assolutamente qualunque cosa trovassi in casa e attirasse la mia attenzione. a volte erano libri per ragazzi, a volte libri meno adatti ma che ho letto ugualmente.
Sicuramente non posso dire di aver subito censura o limiti in questo senso e ho apprezzato questa fiducia, anche se probabilmente alcuni libri, letti quando era troppo presto per capirli, non li ho capiti per niente.
Negli anni il mio ritmo di lettura è variato secondo il momento: da 4-5 romanzi al mese presi in prestito in biblioteca o comprati, letti fino a notte fonda, nonostante il giorno dopo dovessi andare a lezione o al lavoro, a pochissimi libri all’anno perchè la sera ero troppo stanca fisicamente e mentalmente per leggere.
Negli ultimi anni ho poi inserito nelle mie preferenze letterarie un po’ di saggistica di psicologia e storia, libri che inevitabilmente non possono essere letti la sera prima di andare a letto, se non per poche pagine per giorno.
I romanzi li avevo un po’ accantonati, considerandoli quasi troppo stupidi. probabilmente per un periodo ha prevalso la voglia di sapere e conoscere, recuperare per esempio alcune carenze storiche che avevo dal liceo, sotto forma di saggistica divulgativa prevalentemente pubblicata nel mondo anglosassone (la migliore in questo senso).
Altrettanto probabilmente, per un periodo, ho allontanato i romanzi perchè i romanzi, quelli belli, ti portano a fare i conti con le emozioni, tue soprattutto, attraverso le storie che gli autori raccontano e forse io per un po’ non volevo farlo.
in ogni caso, a primavera casualmente ho letto l’annuncio di un nascente gruppo di lettura di zona, e mi sono iscritta. Tra alti e bassi prevalentemente dovuti alla difficoltà di mettere insieme impegni di ognuno per fissare una data mensile che vada bene a tutti, procediamo.
Il gruppo di lettura mi ha aiutato in moltissimi modi, e forse le persone che ne fanno parte non ne hanno nemmeno idea,anche se a volte l’ho accennato.
Innanzitutto ho fatto pace con i romanzi, quelli belli sicuramente. ma anche quelli leggeri, che leggi come evasione, e forse di evasione abbiamo un po’ bisogno tutti oggigiorno, e un libro, per tanti motivi, è sempre meglio di un programma televisivo.
Poi ho imparato, grazie alle conversazioni sui libri letti dal gruppo, a analizzare un po’ se un libro mi piace o meno, perchè, cosa mi fa provare, cosa mi ha colpito, e magari se succede, fare delle ricerche per vedere online che cosa altri lettori come me pensino di quel libro. questo mi dà la possibilità di ricordarmi cosa leggo, nel senso che spesso, quando leggi molto, a distanza di tempo non ricordi bene se un libro lo hai letto o meno, se ti piacesse, e di che parlasse.
Un diario di lettura insomma, a volte addirittura illustrato, permette di fermarsi e prolungare, attraverso i tuoi appunti, il piacere stesso della lettura e il piacere delle emozioni che quel libro ti ha trasmesso.
Per questo ho deciso, senza la presunzione di improvvisarmi critica letteraria, di condividere le mie “recensioni” dei libri letti, che consiglio o meno, e perchè.
Con l’incostanza di aggiornamento del sito che mi contraddistingue, sperando che le mie esperienze letterarie possano essere interessanti e utili per qualche lettore curioso.
buona lettura!