Femminicidio: riflessioni sulle cause di questo fenomeno sociale

Sono troppe le morti di femminicidio.
Cerchiamo i motivi e non troviamo altro che mancanza di rispetto per la persona. Chiediamoci se una legislazione più severa porterà l’uomo a vedere la donna come individuo con diritti oltre che doveri.
Tutte queste divergenze vengono fuori da una storia ancestrale che spesso ci vuole esseri, diciamo di comodo, secondo i ceti sociali e le epoche.
In un secolo in cui il progresso ha raggiunto alti livelli conoscitivi non è ammissibile che la mente umana rimanga ancorata al passato nelle relazioni uomo-donna per quel che riguarda i sentimenti, le potenzialità fisiche-intellettive di quest’ultima che ha ampiamente dimostrato, non solo adesso,ma anche nei secoli scorsi, di essere capace di fare e pensare come e spesso meglio dell’uomo.
Allora dove sta il marcio? Perchè spesso difendiamo l’indifendibile? Cioè la persona che ci opprime?
“Gli uomini nascono dalle donne ma non sono come noi….”così recita una canzone, se non ricordo male.Direi che uomini e donne nascono dalle donne,ma spesso non hanno lo stesso percorso di principi basilari affinchè le persone si rispettino al di la del genere. Questi principi nascono e vivono nella famiglia e hanno come base il dialogo e l’esempio. Nella famiglia si forma la personalità dell’individuo che nel suo percorso di vita troverà certamente ostacoli che rischiano di devastarlo. E’ in quel momento che la persona deve rendersi conto di aver diritto al rispetto perchè chi opprime (può essere chiunque, nella sfera familiare e non) guarda al proprio interesse, al proprio ego e nessuna legge può farlo desistere. Ma un omicidio è un omicidio e come tale va punito e devono essere punite anche le vessazioni fisiche e verbali che provocano devastazioni alla persona.
“Se possibile teniamoci lontane dalle persone negative”