Cosa ho imparato questa estate: qualunque cosa succeda, affronta la vita con un sorriso..
Di ritorno dalle ferie siciliane questa estate, ho preso l’ennesimo lungo treno per Roma.
I treni a lunga percorrenza, complice la noia, sono sempre una rischiosa occasione di sorbirsi vicini di viaggio lagnosi, che purtroppo sentono la necessità di sfogarsi con il primo malcapitato (di solito sono io) raccontando le proprie sventure, gli acciacchi, o, se sono ottimisti, parlando dei marò e delle troppe tasse.
Questa volta uno dei temporanei “compagni di viaggio” è invece stato differente.
Non conosco il nome di questa persona, perchè stupidamente non l’ho chiesto, anche se in fondo forse è giusto così.
Le persone che ti ispirano nella vita non devono sempre avere un nome o un indirizzo preciso.
Possono anche solo essere effimeri passaggi momentanei nella tua vita, ma lasciarti ugualmente qualcosa.
Lo chiameremo Mario, ma potrebbe essere anche Luigi, o Rossella o Jack o altri nomi.
Se il tuo vicino di treno è visibilmente desideroso di chiacchierare per passare il tempo, e accenna alla sua situazione come
– 38 anni e vive con mamma
– orfano di padre
– malato di cuore e invalido tanto da non poter lavorare
– pensione di invalidità a 290 euro al mese (qui la parentesi sullo Stato ci starebbe eccome!)
– un solo polmone funzionante
gli ingredienti per aspettarti una lagna mostruosa lunga 6 ore ci sono tutti.
– solare e sempre sorridente
– che piuttosto che raccontarti dei suoi lunghi interventi chirurgici, preferisce raccontarti delle sue amiche e di quando andava in discoteca, di quanto ami la sua famiglia, di quanto speri prima o poi di poter riprendere a lavorare almeno un minimo
– di quando faceva sport
– che fa battute anche alla vecchietta che si lamenta del caldo e della noia del viaggio
– che preferisce sottolineare che almeno nonostante tutto è vivo e ha potuto fare un viaggio per vedere i suoi zii dopo diversi anni
– che nonostante la dieta ferrea ogni tanto ama concedersi qualche peccato di gola in allegria..
Ecco di compagni di viaggio così ce ne vorrebbero più spesso, o forse noi stessi dovremmo essere compagni di viaggi così.
Quante volte ci fissiamo sulle arrabbiature della giornata, o su cose che non riusciamo ad accettare di noi stessi, sugli acciacchi, sui kili di troppo, su un cliente sgarbato e così via.
Ma non ci rendiamo conto che siamo vivi, e questo non è mai scontato.
che abbiamo accanto persone che ci vogliono bene, che stiamo tutto sommato in salute, e che tutte le scocciature e le preoccupazioni in qualche modo si risolveranno.
Il detto molto saggiamente dice “finchè c’è vita c’è speranza”.
Non conosco il nome del mio recente compagno di viaggio, e non penso che per i casi della vita leggerà mai questo post,visto che per sua ammissione,non sa usare il pc, ma ovunque tu sia, caro amico, ti auguro una vita lunga, di avere sempre persone che ti vogliono bene, e di poter ricominciare a lavorare se è quello che vuoi, di poter viaggiare nonostante le difficoltà, di trovare una persona che ti stia accanto se lo desideri, e così via. TI auguro insomma di poter sempre essere felice e di continuare, involontariamente, ad ispirare sentimenti positivi nelle persone che incontrerai.
Grazie.